Fatti e opinioni: una distinzione che può cambiare la vita

Una delle distinzioni che ho imparato durante la mia formazione in coaching ontologico trasformazionale – e che per me è stata davvero illuminante – è quella tra fatti e opinioni.

I fatti sono descrizioni oggettive del passato: possono essere veri o falsi, misurabili, verificabili da chiunque.
Le opinioni, invece, sono giudizi personali, legati ai nostri modelli mentali, alla nostra esperienza e alle interpretazioni che costruiamo nel tempo.

Questa distinzione è così potente perché ci mostra che, mentre i fatti non si possono cambiare, le opinioni sì. E quando iniziamo a confondere le une con le altre, spesso finiamo per bloccarci, chiudendo le porte a nuove possibilità.

Ogni giorno interpretiamo ciò che vediamo, viviamo e sentiamo, e lo facciamo in modo automatico. È naturale, fa parte del nostro modo di funzionare. Ma se non ci accorgiamo che stiamo interpretando – e non semplicemente osservando la realtà – rischiamo di agire sulla base di credenze e abitudini che ci limitano, anche se un tempo ci sono servite.

I modelli mentali che ci guidano non sono necessariamente “giusti” o “sbagliati”: sono solo prospettive, costruite nel tempo. Alcuni ci spingono verso ciò che desideriamo. Altri, invece, ci bloccano senza che ce ne rendiamo conto.

Essere consapevoli che le opinioni si possono trasformare ci restituisce un potere enorme: quello di scegliere chi vogliamo essere, come vogliamo agire, che relazioni vogliamo costruire.
Significa riconoscere che possiamo cambiare sguardo, che possiamo vedere alternative dove prima vedevamo solo certezze.

questi esempi potrebbero aiutarti ad apprendere…

Esempio 1: Feedback da un collega

  • Fatto: “La presentazione è durata 35 minuti, 5 in più del tempo previsto.” –> è un dato oggettivo e verificabile
  • Opinione: “La tua presentazione è stata troppo lunga.” –> è soggettivo, può variare a seconda di chi ascolta

Esempio 2: Collaborazione nel team

  • Fatto: “Marco ha partecipato a 2 riunioni su 5 del mese scorso.” –> è misurabile
  • Opinione: “Marco non è coinvolto nel progetto.” –> il coinvolgimento è un’interpretazione e può dipendere anche da altri fattori quali la motivazione, il carico di lavoro, la comunicazione…

Esempio 3: Reazione a un cambiamento aziendale

  • Fatto: “L’azienda ha comunicato che da luglio sarà introdotto lo smart working 2 giorni a settimana.” –> è un fatto osservabile
  • Opinione: “L’azienda non si fida più dei dipendenti.” –> questa è una personale lettura emotiva

Esempio 4: Valutazione di un collega

  • Fatto: “Giulia ha consegnato il report con un giorno di ritardo rispetto alla scadenza stabilita.” –> il comportamento segnalato di Giulia è specifico, circoscritto
  • Opinione: “Giulia è poco affidabile.” –> è un’opinione generalizzata. un’etichetta che può influenzare anche negativamente il rapporto

Esempio 5: Autovalutazione

  • Fatto: “Ho ricevuto 3 feedback positivi sul mio lavoro nelle ultime due settimane.” –> è documentabile
  • Opinione: “Non sto facendo abbastanza.” –> è una sensazione di inadeguatezza che nasce da convinzioni personali, non da dati oggettivi